venerdì 1 luglio 2016

DARK SOULS 3 Lore - I Diaconi delle Profondità

Bentornate Fiamme Sopite... Come vanno le vostre avventure in quel di Lothric? Spero bene, dato che ogni volta tornate qui all'Altare del Vincolo. Oggi però sarà diverso: non parleremo di una sola anima smarrita in questa terra, bensì di due. Due personalità importanti e potenti, ma che hanno scelto di votarsi ad una causa maledetta: quella di Aldrich. Pertanto sediamoci qui accanto a Yuria, è tempo di parlare dei Diaconi delle Profondità.


A Lothric tempo e spazio convergono in continuazione, cosa che fa divenire questo regno che più di tutti è necessario affinché il Fuoco possa essere vincolato evitando così che il mondo sprofondi nel buio eterno. C'è però un punto in cui la distorsione diviene addirittura più forte, ed i cicli tornano indietro fino alle origini: Irithyll della Valle Boreale. In questa città decadente ma bella, sommersa nell'eternità di una notte invernale, convergono antiche tradizioni e nuove istituzioni. Proprio per questo venne scelta, in un tempo antico, come bersaglio di uno degli esseri più terribili di tutti: Aldrich, il Divoratore degli Dei.

Le leggende che circolano su Aldrich sono così truculente che vengono solamente sussurrate a mezza voce. Un essere traviato dalla sua stessa fame, che l'aveva spinto a divorare prima gli uomini e poi gli dèi stessi. Portare avanti una simile pratica gli costò il confinamento alla Cattedrale delle Profondità, dove perse il suo aspetto umano e divenne un ammasso putrido e scuro di carne, sangue ed ossa. Si ha notizia che uno dei primi ad accoglierlo sia stato un certo McDonnell, forse il primo Diacono ma di cui ormai sopravvive solo il nome.

Ma da solo  Aldrich non sarebbe andato lontano... A supportarlo vi erano altre due persone: Royce e Sulyvahn, che assunsero il ruolo di Diaconi delle Profondità, reclutando altri seguaci e portando le vittime al loro signore. Quando questi decise di divenire un Signore dei Tizzoni la loro fedeltà non venne meno ed eseguirono la sua volontà: Royce rimase a vegliare sulla tomba del suo signore, mentre Sulyvahn andò ad Irithyll.


Royce fece bene il suo lavoro: reclutò altri accoliti per proteggere la Cattedrale delle Profondità, e usò l'ordine dei Cavalieri della Cattedrale per vegliare sui segreti di vita e morte che vi albergavano. Si narra che egli accolse anche una misteriosa donna con il potere di far rinascere chi accettava di servirla.
Ma la vera, terribile impresa fu quella compiuta da Sulyvahn: egli si recò a Irithyll e la asservì al suo volere, rifondando quelli che una volta erano i Cavalieri della Luna Oscura per metterli al suo servizio. Egli così poté arrogarsi il titolo di Gran Sacerdote, stabilendo il proprio dominio nella cattedrale della città.
Ma quello era solo il preliminare di un piano ben più grande: egli conosceva bene la leggenda secondo cui gli abitanti di Irithyll discendono direttamente dagli dèi, e per averne conferma gli bastò alzare lo sguardo. Oltre l'orizzonte ghiacciato e il cielo notturno c'era nientemeno che Anor Londo, la Città degli Dèi ed antica residenza dei fondatori del Primo Ciclo, quello di Lordran.

Sulyvahn così preparò la scena per il suo signore Aldrich: imprigionò Gwyndolin il Sole Oscuro, ultimo dei figli di Gwyn, proprio dentro Anor Londo, e a sua guardia mise diaconi suoi sottoposti. Il pasto era pronto, ed egli cominciò a pensare ad un'altra "portata" per il suo signore. Dopo aver riflettuto a lungo, potrebbe esser giunto alla conclusione che anche i Signori dei Tizzoni erano un pasto gradevole per Aldrich.

Ma questa è un'altra storia...

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Le altre puntate della storia principale di Dark Souls III:

DS3 Lore #5 - Il Regno e il Vincolo

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