domenica 10 luglio 2016

DARK SOULS 3 Lore - I Cavalieri della Valle Boreale

Bentornate, Fiamme Sopite...
Yuria ci fa ancora compagnia, e non è altrettanto loquace come lo sono stati altri comprimari nel corso di questi mesi... Ma ormai non restano che frammenti sparsi, poche informazioni celate negli oggetti e nei luoghi in cui li troviamo. Piccole storie di abnegazione inutile, spesso legate ad altre più grandi, come quella di oggi: i Cavalieri della Valle Boreale.


Tutte noi Fiamme Sopite li affrontiamo al Castello di Lothric o nei suoi immediati dintorni. Fin dal primo incontro appaiono strani ma familiari: alti, longilinei, leggeri, completamente ricoperti da un'armatura così ben modellata da essere come una seconda pelle... Con una terribile aura di gelo che li circonda ad ogni istante.

Sono cavalieri che provengono da Irithyll: soldati semplici e comandanti che si muovono all'interno del castello in un eterno turno di sentinella. Anche il loro stile di combattimento è unico: si muovono con strana eleganza a quattro zampe, che da loro sorprendente rapidità nell'affrontare i nemici.

Non abbiamo certezze riguardo il perché siano proprio al Castello di Lothric o su quale fosse il loro ruolo nelle vicende prima del nostro arrivo in questa terra. Sappiamo tuttavia che furono mandati al castello proprio da Sulyvahn il Gran Sacerdote. La Danzatrice della Valle Boreale era la favorita di quest'ultimo, e sappiamo che le donò una coppia di spade gemelle, una intrisa di fuoco e l'altra di oscurità. Allo stesso modo Sulyvahn fuse assieme l'armatura e la pelle di lei, azione crudele che, per quanto le diede eccellenza in battaglia, l'aveva anche orrendamente sfigurata. Ora la Danzatrice sorveglia la Cattedrale di Lothric, e rappresenta la prima vera prova per coloro che, muniti di Catino Votivo donato (o strappato) alla nutrice Emma, cercano udienza presso i Principi.


Poco più avanti, a sbarrare l'ingresso all'Insediamento dei Non Morti, c'è invece Vordt della Valle Boreale. Anche lui è orrendamente deformato, un gigante massiccio armato di mazza con elmo distorto come una mostruosa testa di lupo. Non è ben chiaro il legame che unisce Vordt e la Danzatrice: di sicuro erano compagni di avventure. Il fatto però che ad Irithyll si possano vedere i loro due fantasmi camminare tranquillamente l'uno accanto all'altro, fa legittimamente pensare che fossero anche qualcosa di più...

Fatto sta che entrambi tuttavia sono arrivati molto lontano, e nella loro impresa furono affiancati da altri seguaci, che vennero definiti semplicemente come i Cavalieri della Missione. Di nuovo, sono vittime del Gran Sacerdote: egli donò loro i suoi Occhi, cosa che fece loro perdere il senno e li rese adatti solo a compiti di sorveglianza. Ed effettivamente così è: uno sorveglia l'entrata per la Strada dei Sacrifici, all'Insediamento dei Non-Morti, un altro tiene d'occhio le scorte di minerali alla Caserma del Drago al Castello; infine l'ultimo è nascosto dietro un muro illusorio all'Archivio Centrale, dove fa la guardia a stregonerie proibite basate sui Cristalli.


E' evidente quindi come si tratti delle ennesime anime la cui lealtà è stata sfruttata fino alla follia. Al di là della loro vocazione coatta, tuttavia, non ci sono indizi sul perché Sulyvahn li abbia mandati proprio al Castello di Lothric. La prima ipotesi è che potrebbe averlo fatto per procurare un ulteriore pasto al suo signore Aldrich, e in questa prospettiva i "doni" degi Occhi, delle Spade e del Freddo avrebbero il ruolo di garanzia contro eventuali ribellioni: li avrebbe persi comunque, ma in veste di fantocci ferali sarebbero stati quasi del tutto inservibili al nemico.

Oppure, più semplicemente, Sulyvahn aveva dei debiti. Del resto, dopo che il suo padrone Aldrich si vincolò al Fuoco non aveva più un'entità potente a supportarlo, e forse aveva bisogno di aiuto per conquistare Irithyll e fare così la volontà del suo padrone. Forse Lothric lo aiutò nella sua conquista (non è da escludere che abbia mandato persino suo fratello ad aiutarlo) ma in cambio avrebbe preteso guerrieri potenti e ciecamente fedeli per i proprio affari. Non lo sapremo mai...

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