giovedì 14 luglio 2016

DARK SOULS 3 Lore - Yorshka, la Luna Oscura

Bentornate Fiamme Sopite. La storia di cui parliamo oggi è assai breve, e in quanto tale anche l'introduzione lo sarà. Del resto, Yuria di Londor non è mai stata entità particolarmente loquace. La vicenda di cui parliamo oggi riguarda ancora una volta la pesante eredità del primo Ciclo del Fuoco, e coinvolge un'entità di triste, fredda, struggente dolcezza. E' la storia di Yorshka, la Luna Oscura.

Sulyvahn ha commesso molti atti deprecabili con la scusa di stare eseguendo gli ordini di Aldrich. Le sue malefatte più grandi già le conosciamo, ma ve ne è una piccola, che però ha causato ugualmente sofferenza ad una famiglia che ormai conosciamo bene.
A Irithyll c'è una cappella intitolata ad una misteriosa entità chiamata Yorshka. Può sembrare un nome come un altro, eppure una volta arrivati sulla cima della Valle Boreale e raggiunta Anor Londo ormai in rovina, ne vediamo il campanile apparentemente irraggiungibile. Eppure, con un po' di audacia, niente è impossibile: l'accesso al campanile passa per una strada sospesa nel vuoto, resa invisibile da un incantesimo ad oggi sconosciuto. Immagino di non essere stato l'unico a stupirsi quando l'ha scoperto.

Sulla cima del campanile risiede una donna pallida, vestita di bianco e di azzurro, della tonalità familiare ma malinconica del cielo notturno. E' lei l'entità a cui è stata intitolata la cappella. Yorshka, questo il suo nome, ha trascorso lunghi anni nella solitudine di questo luogo, e l'arrivo di qualcuno abbastanza coraggioso da oltrepassare il ponte invisibile le procura ingenua gioia. Ed è proprio in questa sua fiducia spontanea che ci racconta chi è e quale è il suo ruolo.


Ella è amministratrice del Patto delle Lame della Luna Oscura, cavalieri leali all'ormai scomparso Gwyndolin, ultimo figlio di Gwyn. Il loro compito è aiutare coloro che sono vittima dei servitori dell'Abisso, aiutandoli nel prevenire che la Brace, vera essenza delle Fiamme Sopite, venga bruciata via per donarla ad entità egoiste. Un compito per certi versi molto simile a quello della Via Blu, preghiera spontanea per chi chiede aiuto lungo la via.

Le Lame della Luna Oscura hanno questo di compito: impedire che le Braci di oggi (e una volta le Umanità) vengano utilizzate per scopi diversi da quello pensato dal Primo Signore Gwyn: preservare l'integrità del Fuoco e fare in modo che non si spenga. La stessa Yorshka, però, non si limita a questo: lei ha fiducia nei confronti di coloro che le dimostrano lealtà. Dalle sue parole emerge che lei ha ereditato la gestione dei Cavalieri da Gwyndolin, del quale dice di essere sorella. Gwyndolin infatti si è "ammalato" e da allora non ha potuto più occuparsi del Patto.


Se sulla sua parentela permangono dei dubbi (al di fuori delle sue parole non abbiamo prove certe su di essa), è però certo che la seconda parte di ciò che dice è verificato: la Via Blu (e le sue sentinelle) ha preso tanto piede proprio perché le Lame della Luna Oscura hanno perso il loro punto di riferimento. Proprio Gwyndolin ha fatto una brutta fine venendo dato in pasto ad Aldrich. Il Divoratore degli Dèi ne ha preso l'aspetto ed i poteri, ma non è neppure da escludere che il povero Gwyndolin si sia ammalato durante la prigionia inflittagli da Sulyvahn.

La stessa Yorshka non ha parole lusinghiere per quest'ultimo: egli infatti si sarebbe nominato Gran Sacerdote illegittimamente, e l'avrebbe imprigionata sulla cima del campanile dove noi Fiamme Sopite andiamo di tanto in tanto a trovarla. Ella è pertanto prigioniera tanto quanto suo fratello, ed ignora dove egli sia in quel momento.
Potremmo anche dirglielo, ma alle volte è meglio tacere certi destini.

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Le altre puntate della storia principale di Dark Souls III:

DS3 Lore #5 - Il Regno e il Vincolo

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