domenica 5 giugno 2016

DARK SOULS 3 Lore - Gundyr, il Giudice

Bentornati di nuovo all'appuntamento con la storia di Dark Souls III. Oggi proseguiamo a raccontare degli Eredi del Fuoco, e lo facciamo tornando al principio dell'avventura, proprio al momento in cui ognuno di noi, Fiamme Sopite, si è risvegliato al Cimitero della Cenere e ha intrapreso il viaggio verso i Troni. Ma prima di questo, chi è che abbiamo dovuto superare?
E' con questa domanda, oltre che con il solito avvertimento sulla possibile presenza di spoiler, Ludleth mi da il suo assenso per parlare di Gundyr, il Giudice.



Ci ricordiamo tutti di lui, Gundyr, silenzioso ma implacabile giudice di tutti coloro che si risvegliano nel Cimitero della Cenere. La sua sentenza arriva attraverso un processo a singolar tenzone, una sfida in combattimento il cui premio è il diritto di accedere all'Altare del Vincolo. I gesti che compiamo con lui hanno un grande significato, e tutto questo in aperto contrasto con il fatto che li abbiamo compiuti talmente tante volte da non ricordarli più.

Estraiamo la spada a spirale dal suo cuore e la rivendichiamo in prima persona; allora, e solo allora, Gundyr si alza e ci attacca. Lui non è un errante alla ricerca di uno scopo, bensì un essere dotato di un compito ben preciso. Quale sia, è subito chiaro: scegliere le Fiamme Sopite idonee ad intraprendere il lungo viaggio verso i Signori dei Tizzoni. Solo dopo la sua sconfitta, infatti, acquisiamo la denominazione stessa di Fiamma Sopita e ci viene affidato il compito di riportare i Signori sui loro Troni.


A conferirci questa missione è la paziente Guardiana del Fuoco, ed è proprio lei che diverrà il nostro punto di riferimento nel viaggio. Ma se lei è importante, Gundyr lo è ugualmente in qualità non di giudice ma di iniziatore. Questo cavaliere, silenzioso e ligio al dovere, si rende battibile comportandosi in maniera oltremodo onorevole e per questo prevedibile. Tuttavia, la domanda successiva non è capire se ha un mandante o meno, ma piuttosto chi sia stato a metterlo lì.

E per capirlo dobbiamo ricordarci di cosa gli accade nella sua "seconda fase": la parte superiore del suo corpo esplode nell'orribile pus nero che ci diverrà tristemente noto una volta raggiunte le mura di Lothric. Un simile incantesimo ha radice non magica ma palesemente Abissale: è come se l'Oscurità dentro di lui andasse fuori controllo, esattamente come capitava, ai tempi di Lordran, con gli sfortunati abitanti della città di Oolacile. Il fatto che al di fuori proprio di Gundyr cose simili si trovano solo nel Castello di Lothric e nei suoi dintorni, non è difficile capire che sia stata un'invenzione proprio del cagionevole Principe Lothric (o del suo precettore, chi può saperlo).

Quindi, proprio il principino secondogenito ha inviato il Giudice al Cimitero. Capendo questo, capiamo la radice profonda del suo compito di selezionare i Non-Morti idonei a partire per l'impresa. Lothric cercava qualcuno capace di compiere ciò che lui, debole e malaticcio, ha rifiutato di compiere preferendo osservare il Fuoco spegnersi. Trovare un sostituto e quindi rimediare ai propri errori, ristabilendo l'ordine del mondo: una motivazione oltremodo altruistica.

O forse solo egoistica, perché chi riuscirà a superare il giudizio di Gundyr potrebbe divenire anche capace di sollevare finalmente il Principe e suo fratello dal loro destino maledetto.

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Le altre puntate della storia di Dark Souls III:

DS3 Lore #1 - I Guardiani dell'Abisso
DS3 Lore #2 - Yhorm il Gigante
DS3 Lore #3 - Aldrich delle Profondità
DS3 Lore #4 - Lothric il Re Sacro
DS3 Lore #5 - Il Regno e il Vincolo



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