lunedì 2 maggio 2016

DARK SOULS 3 Lore - I Guardiani dell'Abisso

Raramente mi è capitato che dopo aver completato un libro, un videogioco o un film avessi tanta voglia di scriverci qualcosa sopra, di condividere le mie riflessioni con coloro che sono disposti ad ascoltare. Ma quando succede, vuol dire che quell'opera è speciale.
Dark Souls III è tale, e proprio per questo vi do il benvenuto a questo primo appuntamento con la Dark Souls 3 Lore, una serie di post su ciò che sono riuscito a scoprire della grande storia dietro il nostro viaggio per far rivivere, ancora una volta, quel Vincolo che Gwyn per primo mise in atto all'inizio dell'Era del Fuoco. Va da sé che questi articoli nasconderanno al proprio interno quantità variabili di spoiler, quindi ne consiglio la lettura solo a coloro che abbiano alle spalle almeno una run.
Ed è sotto l'egida di Gwyn, consumata dagli anni ma piena di dignità, che oggi vi parlo dei Guardiani dell'Abisso.


Quelli che sarebbero divenuti i Guardiani dell'Abisso erano anticamente membri della Legione dei Non Morti di Farron. Questo regno sorse su una regione paludosa che un tempo aveva ospitato Oolacile, la città che per prima ebbe il contatto con l'oscurità risvegliandone Manus, il suo terribile artefice.
Ma se il Padre dell'Abisso ormai era solo materia di leggenda, la minaccia rappresentata dalla sua creazione era stata in grado di sopravvivere agli innumerevoli cicli di accensione, vincolo e spegnimento del Fuoco. Dall'Abisso riemersero i tristemente famosi Spettri Oscuri, un tempo al servizio di Kaathe l'Oscuro e ora guidati semplicemente dalla bramosia di anime.
Alla ricerca di un modo per far fronte alla minaccia, un pugno di coraggiosi venne a sapere della leggenda di Artorias il Camminatore degli Abissi, e ispirati da questa rivendicarono il ruolo di Artorias come loro capostipite. I loro seguaci aumentarono fino a divenire una vera e propria legione, che si batté contro gli Spettri Oscuri con una dedizione che ben presto sconfinò nel fanatismo.



Pur di tenere a bada l'Oscurità, alcuni di loro (forse i Fondatori stessi) decisero di vincolare il Fuoco e divenire Signori dei Tizzoni. Garante di questo impegno fu il vecchio lupo di Farron, sul cui Sangue essi giurarono. Ma per quanto l'impresa fu effettivamente portata a termine, il Sangue di Lupo si prosciugò e Farron venne inghiottita da un bosco paludoso e malato.
I rimanenti membri della legione furono quindi costretti a far fronte a questa ennesima minaccia, che li portò a combattersi tra di loro man mano che, morendo, perdevano il senno e divenivano vuoti. I loro unici alleati in questa veglia infinita, l'ormai debole vecchio lupo e uno dei due Saggi di Cristallo.

Da quel momento i Guardiani dell'Abisso svolgono il loro compito e vegliano sul riposo dei non-morti. Per quanto siano ormai vuoti, le loro menti hanno ancora ben chiaro il giuramento di non lasciare Farron e di impedire all'Abisso di espandersi a qualunque costo, cosa che li ha portati a dimenticare il Trono che spetterebbe loro all'Altare del Vincolo di Lothric. La loro devozione è tale che hanno proseguito con il loro compito anche dopo essersi risvegliati per effetto della Campana.

Ma il destino ci dice che una Fiamma Sopita li richiamerà presto al loro dovere nei confronti del Fuoco...

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