martedì 28 giugno 2016

DARK SOULS 3 Lore - Il Re Senza Nome

Bentornate Fiamme Sopite.
Oggi sarà l'ultima volta in cui Ludleth ci farà compagnia. La storia che raccontiamo oggi, infatti, è lo scioglimento di un grande enigma, e ho voluto lasciarla per ultima in quanto ha fatto arrovellare moltissime menti per altrettanto innumerevoli ere e cicli. Ormai, il Fuoco è stato spento e vincolato talmente tante volte che quasi si è persa la consapevolezza che tutto è cominciato da tre: un Re, un Morto e una Strega. Dalla loro vittoria sui Draghi Eterni è nata l'Era del Fuoco, un'epoca di prospera decadenza portata avanti dalle Anime dei Lord prima e dal Vincolo poi. Un vincolo nel quale siamo coinvolti anche noi, in quanto ci ha dato il compito di riportare i Signori sui loro troni.
Il tempo che c'è stato tra il ritrovamento delle Anime dei Lord e il primo Vincolo è comunemente chiamato "Primo Ciclo", e durante quest'ultimo sono accadute cose che riverberano ancora in questo nostro mondo al crepuscolo. Quella di oggi, per quanto poco nota, è forse una delle più importanti: la storia del Re Senza Nome.


Nelle lontane montagne del Nord, visibili da ogni punto di Lothric ma apparentemente irraggiungibili, si trova la Vetta dell'Arcidrago. E' un luogo di pellegrinaggio e devozione, nel quale pochi eletti (o folli) giurano di intraprendere un percorso di abnegazione che li porterà ad acquisire il potere dei Draghi Eterni. Per quanto questo sia di per sé qualcosa di aberrante, in quanto contrario alla stessa filosofia fondante dell'intera Era del Fuoco, per molti di questi adepti la trasformazione non ottiene l'effetto sperato e li tramuta in grotteschi esseri dalla testa di serpente.

Forse è proprio questa contrarietà ai principi del Vincolo che nel corso degli anni ha spinto innumerevoli cavalieri a cercare inutilmente di mondare questo luogo. La spedizione più corposa è stata quella dei Cavalieri di Sangue di Dragone, valorosi uomini vestiti di armature decorate e mantelli rossi. Fu un fallimento anche qui, ed coloro che non vennero uccisi finirono asserviti agli uomini-serpente onde essere utilizzati contro gli intrusi. Forse non era un destino tanto immeritato: si dice che i Sangue di Dragone fossero partiti da Drangleic non per mondare la Vetta ma per acquisire a loro volta il potere dei draghi attraverso il sangue di questi ultimi.

Ma il vero segreto di questa Vetta è un altro. Oltre una coltre di fitta nebbia, al suono della campana si risveglia un grande condottiero. In groppa ad una viverna alata e con una lancia capace di scagliare elettricità, il Re Senza Nome attende il suo sfidante. Egli, vestito di un'armatura ammaccata e di vesti stracciate, assorbe il potere dei draghi e lo fonde con quello del fulmine, creando una potentissima contraddizione. Un umano alleato dei Draghi? Impossibile. Da millenni ci tramandano i racconti epici di Gwyn, Primo Signore dei Tizzoni, che caccia i Draghi proprio scagliando loro terribili saette.


Non sono però gli unici racconti tramandati su Gwyn. Sappiamo infatti che ebbe anche tre figli: la dolce Gwynevere, lo sfortunato Gwyndolin ed un primogenito, che cadde in disgrazia e il cui nome fu cancellato dagli annali. Ed è di fronte a questo Re, così simile a Gwyn in tante cose, che capiamo la triste evidenza dei fatti: il Re Senza Nome è il primogenito perduto di Gwyn. E capiamo anche il perché venne bandito e dimenticato: si era alleato con i Draghi, i nemici contro cui suo padre aveva combattuto tutta la vita.

Innumerevoli cicli dopo, il suo disonore non è stato dimenticato. Egli si è rifugiato nell'ultima casa accogliente per i Draghi, una Vetta protetta da un incantesimo che lo rende impossibile da raggiungere. E nonostante l'ombra del suo disonore sia ancora ben nota ai vecchi dei di Lordran, forse qualcuno si era ricordato di lui: per quanto disonorato, era pur sempre figlio di Gwyn. Tempo dopo che suo padre si vincolò al Fuoco Ornstein l'Ammazzadraghi, l'ultimo sopravvissuto dei Quattro Cavalieri di Anor Londo, partì alla sua ricerca per richiamarlo ai suoi doveri di primogenito.

Ornstein non fece mai più ritorno.

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8 commenti:

  1. Ciao! È da poco che conosco l'affascinante mondo di Dark Souls, ma sicuramente è un'avventura che ti prende subito. Intanto complimenti per il tuo blog, ho letto molti degli articoli con grande interesse! Poi, volevo dirti che secondo me la cavalcatura del Re Senza Nome non è una Viverna ma un Basilisco. Non credo che aggiunga nulla alla trama, ma trovo interessante e azzeccato che questo "Re" cavalchi il "Re dei Serpenti". Che ne pensi? Saluti!

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    1. La natura della cavalcatura del Re senza Nome non è mai stata chiarita dal gioco. I basilischi effettivamente compaiono nel gioco, ma in forma ridotta nelle strane rane che soffiano una nebbia nociva. Ma Dark Souls è bello anche per questo: ti lascia sempre la giusta quantità di inferenza.
      Grazie a te per leggere i miei post!

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  2. Beh sì quelle ranocchiette vengono chiamate "basilischi" ma chiaramente non lo sono... Il basilisco mitologico è una creatura col corpo di serpente e le ali e le zampe di gallo, e mi pare abbia anche il becco... È abbastanza simile all'animale del Re Senza Nome. Scusa se insisto, ma è un personaggio molto affascinante!

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  3. Riguardo ad Ornstein, ricordiamo anche che probabilmente non voleva riportarlo ai suoi doveri, ma proteggerlo, che era il compito affidategli

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  4. E se invece Ornstein volesse unirsi al Re senza nome? Lo stile di combattimento di Ornstein e il Re senza nome è molto simile, e quando la cavalcatura del Re senza nome muore, il Re senza nome appoggia delicatamente la mano su di esso, come fa Ornstein con Smough,e questo mi fa pensare che il Re senza nome potesse essere stato il maestro di Ornstein prima che domando un drago ne divenne alleato. Questo spiegherebbe perchè il corpo di Ornstein non si trova, ma si trova soltanto la sua arma e la sua armatura a gambe incrociate, come per rispetto, cosa che non fa un nemico a un nemico ma più una amico (in questo caso un maestro) e potrebbe spiegare Havel (un cavaliere amico di Gwyn,che odiò i draghi,infatti la sua arma è un dente di drago e la sua armatura è perfetta contro di essi) che lo si trova vicino a un cadavere di una viverna, quindi a me piace vederla come Ornstein ritrovò il suo maestro e questo gli fece domare una viverna fino a che Havel arrivò alla Vetta dell'Arcidrago per punire Ornstein e Il Re senza nome per punirli per il loro tradimento contro una guerra millenaria e combattè contro Ornstein e la sua viverna, uccidendo prima la viverna e poi Ornstein e mentre Havel tornò esausto a curarsi il Re senza nome trovò il cadevere di Ornstein e lo seppellì mettendo la sua armatura in quella posizione. Cosa ne pensi?

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    1. Mi scuso per le ripetizione e per gli errori ma scrivendo veloce capita

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    2. Scusate ma non ho capito due cose,1)Ma...se Ornstein si affronta perché è stato ucciso dal re senza nome,2),allora chi è solaire se non il figlio di Gwyn,ammira il sole e dice "come un magnifico padre"?

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  5. E se la cavalcatura del re senza nome fosse ornstein completamente trasformato in drago? Non si trova il cadavere e l'armatura è poggiata proprio nella stessa posa della gesture "la via del drago", quasi a voler essere un indizio. Inoltre si trovano diverse pietre torso di drago in giro e sono presenti molti guerrieri semi o del tutto trasformati; che ornstein grazie al suo valore sia riuscito ad ascendere allo stato di drago finendo per affiancare in battaglia il suo adorato maestro come un tempo?

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